Paola Sardelli

nata a Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena, nel 1959. Attualmente vive e lavora a Roma. Sin da prima dell’età scolastica, è stata sempre attratta dal disegno, passava così, interi pomeriggi . Una volta iniziata la scuola, spiccava in questa materia, sia per il piacere che provava a realizzare i vari lavori, sia per i voti. 

Evidentemente era molto influenzata dal fatto che in casa, viveva suo nonno, che sin da ragazzo aveva sempre dipinto. Era medico della Marina Militare e pur avendo realizzato tutti i tipi di paesaggi, una volta in pensione riviveva specialmente il mare, le vele, le navi, le battaglie navali, e tutto ciò che la sua carriera gli aveva offerto....tutt’ora l’odore dell’acquaragia fa riemergere  la meraviglia che provava nel guardare le sue opere, che chiaramente per una bambina erano un qualcosa di irrealizzabile.

Verso i 12 anni ha iniziato a  dipingere ad olio. Quando arrivò l’ora di scegliere il liceo, anche se  avrebbe voluto fare il Liceo Artistico, fece il Classico, in ogni caso,  continuava col suo cavalletto e i suoi oli.

A 21 anni  lasciò l’Italia e  andò a vivere a Barcellona, città dalla quale è tornata nel 2010. Durante i 30 anni di permanenza, ha conseguito la laurea in Psicologia, professione alla quale si è sempre dedicata come psicoterapeuta. Pur mantenendo sempre vivo il suo lato artistico,  avendo del tempo per poter dipingere e fare mostre.

Vivendo a Barcellona ha avuto l’occasione di entrare in contatto con una forma di arte diversa da quella che  l’aveva avvolto anteriormente, sia nell’architettura, che nella pittura, l’impronta del 1900 era molto evidente, le influenze di Gaudi, Miro, Dalì,  Picasso... tutto  quello  che  era  lo stile  modernista  era  affascinante.

Anche se non ha cambiato il suo stile, é stata per lei, un’esperienza che l’ha aiutata ad aprire la mente per poter conoscere, capire e sentire meglio la varie forme di espressione e comunicazione artistica. Contemporaneamente alla passione per la pittura ha cominciato così a sviluppare anche  quella per la fotografia

.

Possiamo dire che in questi anni l’artista ha sperimentato due cambi: da una parte l’evoluzione costante a livello personale e professionale, dall’altra un cambio di scenario sociale, culturale ed artistico.

Si è andata accorgendo come le sue opere andavano cambiando secondo la fase di crescita  che lei stessa stava avendo. É chiaro che i soggetti scelti, i colori, le luci, i riflessi rispecchiano tutto un mondo di emozioni.  Si possono plasmare sulle tele tutti gli stati d’animo, la malinconia, il timore, la sensibilità, i desideri, la contentezza, la speranza...tutto. Un qualcosa di automatico scatta e la fa sentire attratta da determinate tonalità e sfumature del colore che,  mentre dipinge riescono a farla astrarre ed  entrare nel paesaggio.. perdendosi così all’interno della tela. 

Galleria foto: Paola Sardelli